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Il violino istriano

Segreto primo...

Innanzitutto, nelle famiglie contadine istriane, tradizionalmente si allevava solo un maiale (e non a decine, come altrove; da queste parti il maiale non si portava a pascolare), che raggiungeva dimensioni e peso fuori dal normale. 

Esso doveva sfamare la famiglia durante tutto l’anno, con la carne ed, in particolare, coi grassi. Lo crediate o no, al maiale veniva regolarmente preparato un paso fatto di verdure varie, mescolate alla crusca o alla farina di granturco, ed altro che solitamente si trovava in casa. Le zucche e le barbabietole venivano piantate soltanto per i maiali, ed in primavera si raccoglievano varie erbe. 

Nel corso degli ultimi mesi prima della vigilia della macellazione, per aumentare ulteriormente il peso del maiale, questi veniva intensamente sagginato con pannocchie di granturco. Da ciò deriva il primo segno di riconoscimento del prosciutto istriano – esso è enormemente grande. E con ciò particolarmente succulento e saporito. 

La macellazione del maiale poi, è un rituale che dura una giornata intera, occasione di radunamento di tutta la famiglia e di festa.